Perché non lasciare i 20.000 posti scoperti ai docenti dell’infanzia?

“Ci chiediamo, ormai a giochi fatti, quale sia stato il senso di far produrre la domanda di assunzione nella fase B ai docenti della scuola infanzia”. È quanto afferma Nunzia Cangiano, portavoce del gruppo *Movimento Nazionale Docenti Scuola Infanzia (MONDOSI), in una nota stampa, due giorni dopo la chiusura della fase B delle assunzioni della Buona Scuola.

“La legge è rivolta a tutte le cdc. In nessuna parte della legge si evince che la cdc Infanzia sia esclusa dal piano di assunzioni. Il Miur nel produrre le mail della domanda di assunzione, e poi nel respingerla, non differenzia il trattamento rispetto alle altre cdc, invia mail uguali per tutti”.

“Quindi provocatoriamente noi del MONDOSI diciamo: è stata l’ennesima beffa mandare una domanda di assunzione sapendo che non sarebbe in nessun caso stata accolta per i docenti Infanzia? Oppure il Miur tratta la scuola dell’Infanzia come gli altri ordini di istruzione? Nessuna legge o CCNL può essere concepita per una categoria esclusiva di lavoratori piuttosto che per un’altra. Se si respinge, in ugual modo per tutti, la domanda di assunzione, anche il trattamento non dovrà avere disparità.”

“Prima della fase B – prosegue la portavoce dei docenti Infanzia- i docenti di Infanzia su tutte le GM nazionali erano circa 3500, dopo la fase B, e le relative assunzioni sul sostegno, ne restano 3000. Considerato che almeno la metà è presente sia su Infanzia che Primaria, e quest’ultima beneficerà della fase C, resteranno in GM circa 1500 docenti Infanzia”.

“Renzi afferma che dopo la fase B residueranno circa 2000 posti, rispetto a quelli previsti dal piano assunzionale, perché le cdc di Matematica, Chimica ed il sostegno sono scarne di docenti; bene, noi ci chiediamo: perché non utilizzare questi posti per il potenziamento su Infanzia? Lo stesso Renzi afferma che, dopo la fase C, resterebbero scoperti circa 20000 posti che il Miur vorrebbe mettere a concorso a dicembre, facendo salire da 60000 ad 80000 le cattedre nel bando: ci si chiede ancora – incalza Nunzia Cangiano – perché non lasciare quei posti alla scuola dell’Infanzia che non ha usufruito della fase C, seguendo la chimera del progetto 0-6 anni? E ancora: perché non dare nomina giuridica, prima del concorso, a quei docenti che, dimostrando il loro merito, hanno superato un concorso talmente selettivo che solo il 7% lo ha superato?”

“Il concorso è un aggravio di spesa per lo Stato e non ci si spiega, con GM ancora in auge e GAE infinite, perché bandire dopo appena due anni e mezzo un altro concorso per Infanzia, quando si potrebbe ancora attingere da dette graduatorie. Negli anni precedenti più volte si è verificato che i concorsi siano stati banditi solo per alcune cdc e non per altre, e spesso solo in alcune regioni”.

“Il potenziamento potrebbe essere fatto tranquillamente anche per Infanzia – conclude la portavoce – perché non bisognerebbe cambiare la legge, anzi, la Buona Scuola verrebbe applicata a tutte le cdc, non creando spiacevoli e gravose disparità di trattamento”.

Movimento Nazionale Docenti Scuola Infanzia

Portavoce: Nunzia Cangiano

Gruppo Facebook: Movimento Nazionale Docenti Scuola dell’Infanzia