Il punto di vista di una mamma

Pubblico una lettera ricevuta.

La scuola sta per ricominciare e mi assale un dubbio, anzi mille: mio figlio, che inizia quest’anno la scuola dell’infanzia, sarà accolto come persona unica, diversa da tutte le altre, con il suo vissuto familiare alle spalle e con le sue potenzialità da sviluppare? Sara’ coccolato nei momenti di sconforto, quando si fa più forte la mancanza di mamma e papà? Sarà aiutato quando non riesce ancora a compiere da solo piccoli gesti quotidiani come andare in bagno, mangiare la minestra o togliersi il cappotto? Sarà educato alla socialità, alla condivisione, all’altruismo per essere domani un adulto migliore?

Intendiamoci: non nutro nessun dubbio sulle capacità delle insegnanti della scuola in cui ho iscritto mio figlio, ma… come farà la maestra a calmarlo e a rassicurarlo quando ci sono in classe altri 25 bambini che piangono? Come farà a potenziare le sue attitudini se la classe è composta da bambini dai 2 ai 5 anni? Come farà a sconfiggere le sue paure se non c’è in classe un attimo di silenzio per poterlo ascoltare? Come farà a insegnare la socialità se è circondata da bambini che litigano per i giocattoli, si spingono e si arrampicano sulle sedioline?

Allora ho deciso di approfondire la questione documentandomi sulla legge “La Buona Scuola” di cui avevo sentito parlare in tv. Assunzioni, potenziamento.. bene penso, vediamo cosa prevedono per la scuola dell’infanzia.

Le mie paure si acuiscono quando leggo che il governo sta pensando di unificare i nidi alle scuole di infanzia in  un sistema integrato da zero a 6 anni…..da ZERO a 6 ANNI????

Mettere insieme bambini che non camminano, non parlano e non mangiano da soli con bambini di 3, 4, e 5 anni che hanno un bisogno inesauribile di gioco-apprendimento, gioco-socializzazione e gioco puro divertimento? E dove sono le strutture adeguate? Per giunta, leggo, gestiti dalle Regioni…e in regioni come la mia (la Sicilia) in cui i soldi sono praticamente assenti come verrà gestito il tutto?

Perché non prevedere una diminuzione di bambini per classe o aumentare le ore di compresenza? Come si fa a garantire la sicurezza, il benessere, l’educazione, l’apprendimento in classi di 25 bambini? Possono bastare 2 soli occhi? Perché il governo non pensa sia opportuno un miglioramento in tal senso anziché fare un pot- pourri di babysitteraggio?

Io voglio,anzi, PRETENDO per mio figlio l’eccellenza della scuola italiana dall’infanzia fino all’università, in un contesto SICURO e adeguatamente DEDICATO.

Nella Buona Scuola che ho letto questo obiettivo salta il primo segmento, forse il più’ importante, quello in cui mio figlio diventerà per la prima volta membro di una comunità più grande.

Io, da mamma non posso accettarlo, e voi?